Dal Daily Nation Quotidiano Keniota

Leggo nel Daily Nation, primario quotidiano keniota, che 40 giovinastri sono stati presi, immediatamente processati e “incarcerati , ciascuno per 10 giorni, essendosi aggirati barcollando e urlando” in stato di ubriachezza “in una via usata da membri del pubblico”.
Da noi, grazie a Dio, non succederà mai!
Noi avremmo istruito un procedimento. Avremmo chissà quando celebrato un processo. Avremmo comminato una pena (per carità, sia ben chiaro: solo pecuniaria!). L’avremmo sospesa con la condizionale.
Ma è ovvio: noi, lo si sa da sempre, siamo il paese “culla del diritto”. E siamo un paese rigorosamente tutore dei diritti fondamentali. E soprattutto siamo un paese che non ritiene che la pena (si fa per dire) debba essere esemplare, che debba incutere il timore di incorrervi .
In realtà, non saprei dire dove sia scritto che  per “pena esemplare che sia di esempio agli altri” vada inteso “ una pena spropositata” e non invece una pena giusta che sia decisa in tempi brevi e venga fatta scontare. Quel che importa è che questo viene detto e che ci viene insegnato che “pena esemplare è un linguaggio che non fa parte della nostra civiltà” … ed è sotto gli occhi di tutti e nelle cronache di ogni giorno che lo scopo di tale insegnamento è effettivamente raggiunto.
… Dunque, ripeto, ringraziamo Dio e lasciamo a Paesi privi delle nostre tradizioni e della nostra civiltà la pretesa di punire ma anche di educare!

Avv. Domenico Carponi Schittar