Portogallo dove l’ordine si Insegna con le Buone e si Impone con le Cattive
Ho trascorso una vacanza in Portogallo. Sembra che tutto sia in ordine e funzioni molto bene, a differenza da…
… Ad esempio
La metropolitana di Lisbona è “lucente”: pavimenti pulitissimi, muri intonsi, veicoli illibati.
Per le strade di Lisbona, anche periferiche, non si vedono accumuli di immondizie; alla loro pulizia meccanica si aggiunge, nelle stradine inaccessibili, quella quotidiana manuale.
Ovunque la polizia cittadina è discretamente presente muovendosi secondo un evidente disegno e dando l’impressione di voler procurare sicurezza, non sta ferma a coppie a conversare dando invece l’impressione di pensare a cosa ci sarà per cena.
Le belle spiagge in Portogallo sono aperte ed equamente suddivise tra chi può e vuole spendere per godere di qualche agio e chi cerca o può solo permettersi una vacanza gratuita giornaliera o di qualche ora.
E sono – queste e quelle – mantenute pulite da squadre di giovani studenti indotti da una intensa pubblicità a “fare volontariato”. Non solo: ma, oltre a quelli che assicurano la pulizia, ce ne sono altri che da postazioni distribuite lungo le spiagge sono a disposizione per dare informazioni a locali e a turisti (visto che nelle scuole non “si fa una lingua straniera” ma “si impara a parlare una lingua straniera”).
Infine un sintomo di molto altro: in Portogallo potete attraversare la strada sulle strisce pedonali senza neppure guardare. Infatti da parte degli automobilisti il fermarsi è vissuto come un “must” (evidentemente, felice paese, se non lo facessero e accadesse un incidente la loro cassazione non farebbe distinguo su quanta responsabilità andrebbe condivisa dal pedone investito).
…Ma forse l’erba del vicino è sempre più verde…. Forse perché- diversamente da Roma – non usano le pecore per raderla.
Certamente a Lisbona come a Roma o Milano esistono leggi e regolamenti sulla circolazione stradale, sulla igiene cittadina, contro gli imbrattamenti. E sicuramente i bimbi portoghesi non nascono portando nel dna il senso del rispetto per l’ordine e per le norme che lo regolano….
….Cosa mai fa sì che lì esse siano osservate? Sarà che, come a Singapore, per un pezzo di carta per terra si rischia la galera? (ma dove li ospiteremmo noi sessanta milioni di trasgressori?).
Avv. Domenico Carponi Schittar