Poesia: Rigopiano e gli Altri…..
Neve, freddo e macerie,
nell’immensità della disperazione
sono emerse le voci infantili
dei bambini rimasti incolumi
I piccoli volti infreddoliti
gli sguardi sperduti
la voglia di vivere
che ha prevalso sulla morte
Tra le macerie e la disperazione,
udire le voci umane
ha riportato in noi la speranza,
come assistere ad una rinascita.
Ma non è stato così per tutti,
la valanga bianca ha ucciso
lasciando il nero dolore
nei cuori dei loro cari
Impariamo ad aprire gli occhi
il loro dolore è il nostro,
le loro angosce sono le nostre
perchè gli Altri siamo Noi.
Alessandra Mannini
Commento di Alessandra Mannini
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara ha disposto l’archiviazione di 22 indagati nell’inchiesta sul disastro di Rigopiano. Questa archiviazione mi ha fatto male e non oso immaginare cosa può aver scatenato nei cuori e negli animi dei parenti delle vittime.
Oggi, oltre al dolore, provo vergogna, una vergogna che non ha limiti specie se mi soffermo anche su quanto è accaduto a seguito del gesto compiuto dal padre di una delle vittime, quando si è recato sul luogo della strage per deporre dei fiori ed ha violato i sigilli apposti per delimitare l’area stessa.
Si noti che è stato denunciato dai vigilantes di turno e, a seguito di ciò, è stato condannato dall’Autorità Giudiziaria a pagare una multa di 4.500,00= euro.
Da semplice cittadina mi chiedo: dov’è finito il buon senso? Com’è possibile che non si possa tollerare un gesto d’amore da parte di un padre che “viola” i sigilli per deporre dei fiori sul luogo dove il figlio ha perso la vita? Come si può non condividere questo dolore tollerando anche un’infrazione che non è un gesto irrispettoso delle norme, ma è semplicemente un gesto mosso dal dolore, un gesto d’infinita tenerezza?
Bastava semplicemente accompagnarlo, con delicatezza, fino al punto dove desiderava lasciare i suoi fiori, laddove si sarebbe sentito più vicino al proprio figlio e con questo semplice gesto, l’uomo si sarebbe sentito meno solo dopodiché, potevano riapporre i sigilli.
Come si può tollerare un’archiviazione nei confronti di 22 indagati e – viceversa – una condanna per un gesto disperato? Cosa può pensare un cittadino della c.d. Giustizia? Come può un cittadino sentirsi rappresentato dalla c.d. Giustizia?
La mia amarezza è profonda nel constatare che il rispetto delle regole segue un codice che, purtroppo, non comprende – tra i suoi innumerevoli articoli – il rispetto nei confronti del dolore, dimenticandosi che….“gli Altri siamo Noi”.